Riccardo Pirrrone

Morti di fama

Da un po’ di tempo è scoppiata una nuova moda tra gli “esperti” del digital: parlare del lavoro degli altri.
E come se non bastasse parlarne male.
 
Articoli, post, slide, analisi, commenti, video racconti più o meno convincenti atti a denigrare, maledire, criticare, disinnescare campagne pubblicitarie di un brand, ma più nel profondo di un tuo concorrente.

Una perversione che tocca tutti, dalle vecchie glorie dimenticate alle nuove leve in cerca di luce. Ohiiii esisto anche io!!! Mi vedete????
Anche personaggi più o meno competenti cascano in questa trappola egocentrica: parlo delle campagne che stanno sulla bocca di tutti e dico la MIA verità che SOLO IO conosco.
E non importa se poi diventa un discorso senza freni, senza pudore, senza professionalità, senza lealtà, ma soprattutto senza ritegno, che porta poi a comporre concetti del genere: << Ti spiego perché le pubblicità di Riccardo fanno schifo e devi farle invece fare a me! >>.
Una nota di merito va a Veronica GentiliLuca La MesaCristiano Carriero e tanti altri che nell’ultimo polverone si sono distinti. Alcuni esperti vivono di luce propria.
 
Capisco che non posso stare simpatico a tutti e lo accetto, capisco che le mie campagne fanno discutere (sono create per questo), ma gli esperti non dovrebbero comportarsi come tali? Non dovrebbero essere corretti con i loro concorrenti? Non dovrebbero dimostrare sul campo quanto valgono?
Fortunatamente, ma magari a qualcuno non piacerà, il 2019 è stato un anno bellissimo per la KiRweb, siamo diventati un team di 10 persone e abbiamo cominciato a lavorare anche con brand giganteschi come Roadhouse RestaurantSave the Children ItaliaMedici Senza FrontiereWWF ItaliaAXA Italia
 
Tra poco anche per un brand nazionale di bottiglie di plastica, che in questo periodo sono viste come il demonio.
Quindi se tra i vari esperti si volesse aggiungere Greta Thunberg ad infamarmi sarebbe la benvenuta.
 
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