Riccardo Pirrone

Il vero problema dello spot di Parmigiano Reggiano

Ecco il mio pezzo per il Il Sole 24 ORE sulla questione del Parmigiano Reggiano.

Il digital è anarchico e si mette dalla parte di Renatino, il ragazzo del caseificio, che nello spot ammette di lavorare 365 giorni l’anno senza fermarsi mai ed è pure felice di farlo.

Gli utenti si indignano e accusano Parmigiano Reggiano di celebrare lo sfruttamento dei lavoratori.
Ovviamente, è tutta un’iperbole perché il Parmigiano Reggiano viene veramente lavorato ogni giorno per seguire il ciclo produttivo che lo contraddistingue, quindi Renatino è solo una metafora cinematografica.

Il problema è tutto qui.

In un film affermazioni e dialoghi di questo tipo possono passare come licenza cinematografica, in uno spot, diventano propaganda.

La domanda sorge spontanea. Perché si ostinano a usare registi cinematografici per lavori da pubblicitari?

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